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25 ottobre 2014

Biotopo naturale, l'utopia degli acquariofili

Biotopo naturale


Il termine biotopo viene utilizzato in acquariofilia con estrema leggerezza e con un significato che si discosta di molto dal termine scientifico. Penso che la causa di ciò sia dovuta come al solito ai sistemi di informazione (o disinformazione) che nella loro grandissima professionalità utilizzano le parole che hanno un maggiore impatto comunicativo ma ben poco valore in determinati contesti.


Vediamo alcune definizioni per capire cosa è un biotopo:


Odum nel 1971 definisce l’ecosistema come: "l'unità che include gli organismi che vivono insieme in una certa area (comunità biotica o biocenosi), interagenti con l'ambiente fisico (biotopo) in modo tale che un flusso di energia porti ad una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali fra viventi e non viventi all'interno del sistema".


Per permettere a tutti di capire di cosa stiamo parlando non è il caso di complicarci la vita con il concetto di flusso di energia. Quindi nella definizione di ecosistema tralasceremo la definizione data dalla moderna ecologia e ci soffermeremo soltanto sull'aspetto primario che caratterizza ogni ecosistema e che solitamente è pienamente esplicitato nel nome dell'ecosistema (vedi sotto).

Definizioni


L'ambiente è costituito da elementi biotici (esseri viventi) ed elementi abiotici (materia inanimata) tra i quali vi sono dei legami. Ad esempio una pianta potrebbe vivere soltanto su un determinato terreno calcareo.

L'ecosistema è una piccola zona dell'ambiente con una determinata caratteristica predominante (o un insieme di caratteristiche). Quando si decide di studiare un ecosistema quindi si studia quell'area geografica che presenta quella determinata caratteristica.

Un ecosistema potrebbe essere l'ambiente marino alle pendici del vulcano Stromboli (quindi le caratteristiche predominanti che ci interessano sono la presenza del vulcano che modifica l'ambiente naturale, e l'ambiente marino che riceve tale influenza).
Un altro ecosistema potrebbe essere la macchia mediterranea (la caratteristica di questo ecosistema è ovviamente la macchia mediterranea).
Un altro ecosistema potrebbe essere un vigneto del signor Rossi situato in una precisa località della Toscana (ecosistema caratterizzato dalla presenza di piante di Vitis vinifera). Se fossimo dei biologi potremmo raggiungere quel determinato vigneto, analizzarne tutti gli elementi abiotici e biotici e studiare i legami che questi hanno l'uno con l'altro.
Un altro ecosistema potrebbe essere una zona collinare di una certa località della Toscana, e il vigneto del signor Rossi che abbiamo citato potrebbe essere situato all'interno di questa zona collinare (avremmo quindi un ecosistema all'interno di un altro ecosistema).

Come possiamo facilmente intuire gli ecosistemi sono tantissimi perchè sono sovrapponibili dal punto di vista geografico.Ovvero una determinata area geografica può essere un ecosistema, ma può contenere al suo interno altri ecosistemi o parti di altri ecosistemi che si sviluppano anche su zone geografiche vicine.

Possiamo anche dire che il numero "X" di ecosistemi dipende dalla necessità di noi esseri umani di identificare, citare, o studiare, un numero "X" di ambienti con caratteristiche ecologiche particolari. Anche il nostro acquario è un ecosistema (anche se artificiale).


La biocenosi è l'insieme di forme viventi che abitano un preciso ecosistema (piante, animali, etc).
La biocenosi è quindi l'insieme di elementi biotici che fanno parte di un ecosistema.

Il biotopo è l'ambiente fisico di un certo ecosistema (rocce, acqua, terra, etc).


Quindi riassumendo: l'ecosistema è una parte dell'ambiente con una o più caratteristiche di nostro interesse, biocenosi e biotopo sono l'insieme di forme viventi e caratteristiche fisiche che caratterizzano un determinato ecosistema.


Considerazioni sull'utilizzo del termine biotopo


La prima cosa che dobbiamo tenere a mente è che se un biotopo è soltanto un insieme di caratteristiche fisiche, volendo avere anche le forme viventi che abitano tale biotopo dovremmo quindi dovremmo anche riprodurre la biocenosi ad esso collegato (e quindi tutto l'ecosistema). Più è grande l'ecosistema che prendiamo in considerazione e più il nostro intento è utopico.


A questo punto possiamo prendere alcune caratteristiche principali e generiche di questo ecosistema, una piccola parte delle forme di vita (piante,pesci,etc) e parte delle caratteristiche fisiche che possibilmente sono anche adatte alle forme viventi che ospiteremo, ma tutto ciò non è un biotopo perchè come abbiamo detto il biotopo è soltanto l'insieme di caratteristiche fisiche di un ecosistema

Oppure potremmo decidere di prendere come spunto soltanto una piccolissima area di un vasto biotopo (e quindi del relativo ecosistema) e riprodurlo con tutte le forme di vita che vi abitano in un certo periodo dell'anno. Anche questo modo di intendere il biotopo è utopico ed erroneo soprattutto quando citiamo un biotopo troppo vasto e non siamo in grado di identificare quale area di questio biotopo stiamo prendendo in considerazione. Oltre ad essere complicato riprodurre quelle caratteristiche fisiche è totalmente impossibile riprodurre le relazioni che le forme viventi hanno tra di loro e l'ambiente fisico in quell'area che prendiamo in considerazione.

L'acquariofilia è fin troppo piena di miti e favole, ogni tanto bisognerebbe fare un passo indietro anche sulla terminologia, o meglio lasciare i termini scientifici agli studiosi ed evitare di utilizzare parole che non conosciamo.

Un piccolo Biotopo come punto di partenza

L'unico modo che mi viene in mente per realizzare un biotopo è quello di ridurre drasticamente l'area di nostro interesse, ed anche in questo caso avremmo dei problemi. Piuttosto che parlarne genericamente voglio prendere in considerazione il biotopo dell laghetto del mio giardino, un ambiente molto piccolo che dovrebbe essere facile riprodurre in acquario.

Iniziamo dal fotografare il laghetto a varie profondità, fare una lista di tutte le specie viventi che vi abitano e fare una analisi chimica del fondo e delle rocce nei vari periodi dell'anno e vediamo come sorgono subito le prime difficoltà.

Il fondale che arriva a 1.5 metri nelle zone più profonde è una difficoltà perchè ci sono caratteristiche fisico-biologiche troppo differenti dalle zone meno profonde, inoltre alcuni pesci troppo grandi non potrebbero convivere in un acquario più piccolo di 500-1000 litri. A questo punto decido di ridefinire il mio biotopo che non sarà più il mio laghetto ma soltanto la parte meno profonda del mio laghetto.

Ma le difficoltà sono appena iniziate:
Nel periodo primaverile/estivo una gigantesca ninfea copre metà del laghetto impedendo alla luce di giungere sul fondo. In autunno molti insetti come le libellule depongono le loro uova che schiuderanno in primavera aumentando la fauna acquatica. Nel periodo invernale i pesci scendono sul fondo fra la melma in una sorta di letargo. Molte altre specie come rane, rospi, biscie, vivono nei pressi del laghetto e influenzano in diversi modi l'ambiente sommerso nelle varie stagioni.
Il variare delle stagioni e la presenza di specie che non vivono sempre in acqua mi impedisce di portare in acquario tutte le specie viventi che si alternano ed anche le caratteristiche fisiche variano troppo, basta pensare al fondo che è più o meno illuminato a seconda della vegetazione che si sviluppa o regredisce.


Alla fine la maggiorparte degli equilibri presenti tra biotopo e biocenosi nella parte meno profonda del mio laghetto non verrebbero riprodotti e dovrei limitarmi a raccogliere una piccola parte delle specie viventi del mio laghetto e cercare di farle convivere in un acquario. Progetto biotopo = fallito.

Io ho avuto difficoltà a prigettare un biotopo prendendo spunto da pochi metri quadri che conosco bene, pensate alle difficoltà che potete avere in ambienti molto più grandi e di cui sapete pochissimo...


Ci sono altri modi per definire e realizzare un acquario naturale?

Secondo wetman, l'autore di the Skeptical Aquarist, è più corretto parlare di ecotopo che di biotopo
L'ecotopo è un'area che presenta caratteristiche fisiche e vegetazione in modo omogeneo.

Tale definizione di ecotopo trova riscontro in un modo di fare acquariofilia, quello di concentrarsi su poche specie animali e vegetali dando loro la possibilità di popolare tutto l'acquario.

Se io dovessi utilizzare una definizione preferirei quella di Habitat: l'insieme delle condizioni ambientali in cui vive una determinata specie di animali o di piante, o anche dove si compie un singolo stadio del ciclo biologico di una specie.

Ma anche questa definizione non mi soddisfa. Ma cosa ce ne facciamo delle definizioni e delle parole? Forse i nostri pesci vivranno meglio perchè definiremo il nostro acquario un biotopo o un ecotopo o un habitat?


In conclusione quello che possiamo fare è cercare di capire come reagisce una certa specie in varie condizioni e cercare di riprodurre quelle condizioni che più si adattano a quella specie per farla vivere in condizioni ideali. Forse le piante e le caratteristiche fisiche non saranno identiche a quelle del biotopo dove vive quella specie in natura? Si ma questo non vuol dire che i nostri pesci vivranno male perchè saremo riusciti, con piante diverse da quelle di quel famoso biotopo, a ricreare le giuste condizioni di vita.


http://www.skepticalaquarist.com/ecotopes
http://www.ecoage.it/definizione-ecosistema.htm
http://www.ecoage.it/ecosistema.htm

nota dell'autore: non sono soddisfatto delle conclusioni alle quali sono giunto, nonostante questo penso di poter pubblicare l'articolo perchè tutto quello che riguarda l'utilizzo del termine biotopo è stato detto in modo accurato.
probabilmente alcune conclusioni verranno riviste in futuro

-aggiornato il 5 dicembre 2014-